«Io turbolenta in amore? Ho avuto solo 4 o 5 uomini. A Pozzecco ho salvato la vita»

L'ex pallavolista: ora insegno alle aziende a fare squadra
30 Agosto 2022

È vero che da bambina convinceva i fratelli a cedere i loro bomboloni dicendo che li avrebbe piantati nel giardino per far crescere un albero, rivisitazione della storia degli zecchini d’oro di Pinocchio?

«Verissimo. Amo i bomboloni fritti con lo zucchero. Mamma aveva il braccino corto: li comperava a ogni morte di Papa. Quando li acquistava finivo velocemente il mio e gabbavo i fratelli più giovani e pronti a fidarsi della “capitana”. Dicevo, appunto, che li avrei messi sotto la terra e che sarebbe cresciuto l’albero: invece li mangiavo. L’albero lo aspettano ancora oggi».

Lei ha detto: «Diventando mamma, ho rivisto il rapporto con i genitori».

«Un figlio dà tutto per scontato e non vede ciò che fanno un padre e una madre».

Ha scritto «Senza rete», un libro che non fa sconti.

«Parla poco di volley, è stato un modo per rivedere la mia vita e pensare ai figli. Quando sono arrivati i cartoni con i volumi, ho detto a Ines: “Qui c’è il mio profumo”. Ne ha aperto uno e ha obiettato: “Mamma, io non lo sento”».

C’è chi teme il decadimento fisico. Lei?

«Ho più paura di chi, a 50 anni, spera di avere sempre il volto di una ventenne. Ogni ruga racconta quello che sei stata».

Leggi l’articolo completo su Il Corriere della Sera

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