Di cosa parla il tuo libro?
Questo libro non parla di stadi da calcio, come scherza un mio amico, ma parla dei momenti di vita, delle fasi della vita di un’azienda. È come pensare ad un adulto, che è stato infante, adolescente, maturo e che poi se tutto va bene sarà vecchio; le aziende possono rimanere giovani ma bisogna saperle gestire. E in questo libro ci sono tutti i trucchi per tenerle giovani.
Raccontaci un aneddoto sul libro.
Una curiosità è che questo libro si rifà al lavoro di un grande uomo mezzo israeliano e mezzo americano con il quale ho avuto l’onore di chiacchierare più volte, al quale ho detto: “Ma perché i tuoi libri non sono tradotti in italiano?” e lui mi ha trattato malissimo e mi ha detto: “Perché non trovo nessuno che me li traduce!”. Allora gli ho detto: “Allora te lo scrivo io un libro che parla del tuo materiale”, e così è stato fatto, ovviamente non solo traducendo i concetti, ma interpretandoli in versione italiana, per le nostre aziende che sono particolari.
Quali libri ci sono sul tuo comodino?
In questo momento, sul mio comodino, c’è: un libro di dinamica a spirale che sto rileggendo, un libro di psicologia junghiana perché mi affascina molto, e un libro della saga di Dune, che ho già letto miliardi di volte ma visto che è uscito il film lo sto rileggendo.
Con quale autore andresti a cena?
Ne sceglierei due: Frank Herbert, autore di Dune, e Jung, perché penso che mi farebbe capire un po’ di cose affascinanti sulla natura umana.
Cos’è per te la leadership?
La leadership per me è la capacità di decidere e/o di aiutare le persone a decidere, decidendo la cosa giusta. Cosa intendo per “giusta”? Quella che è più utile per tutti.
Quale sarà il tuo prossimo libro?
Il mio prossimo libro, se riesco a farlo, perché ancora è un’idea, vorrebbe essere un unione tra Gli stadi del successo con Le dinamiche a spirale in modo da dare agli imprenditori e ai manager un altro strumento utile per gestire le loro aziende.