Non si parla solo di ristoranti

Chi è il ristoratore dell’Eleven Madison Park che ha ispirato la serie TV The Bear. La storia di Will Guidara
24 Febbraio 2025

Avete presente The Bear?

È la serie TV statunitense famosissima in tutto il mondo che racconta le vicende del giovane chef Carmy (interpretato da Jeremy Allen White) che, forte della sua esperienza nei ristoranti più lussuosi e stellati a New York, tenta di trasformare l’umile paninoteca lasciata dal fratello a Chicago in un ristorante di alta cucina.

L’impresa per lui è piuttosto sfidante: la brigata è indisciplinata e approssimativa, la cucina fatiscente e le difficoltà economiche non aiutano. Un altro ostacolo è rappresentato dalla figura di Richie (o “cugino”), burbero, aggressivo e contrario a qualsiasi tipo di cambiamento in cucina e in sala.

E se vi dicessimo che questa serie TV è legata a doppio filo a un nostro libro?

Ebbene sì, si tratta di Un servizio pazzesco di Will Guidara.

L’abbiamo pubblicato nel maggio del 2024 e a giugno l’abbiamo presentato a Milano Da Cracco, insieme a Carlo Cracco. Abbiamo parlato di hospitality con l’autore e altri chef e titolari di ristoranti stellati. (Qui l’intervista all’autore uscita su Il Sole 24 ore).

Tornando a The Bear e Un servizio pazzesco di Will Guidara.

3 curiosità sulla loro liaison

1 Will Guidara aveva solo ventisei anni quando ha preso il timone dell’Eleven Madison Park, una brasserie a due stelle con difficoltà a crescere che, undici anni dopo, grazie a lui, è stata nominata il miglior ristorante del mondo: l’analogia tra l’autore e il protagonista di The Bear è già evidente, ma non è l’unica: sono molti infatti gli episodi nella serie che prendono spunto da momenti di vita e di lavoro dello stesso Guidara, che ha partecipato attivamente in qualità di consulente e co-produttore alla scrittura dello show. In modo particolare per la terza stagione, l’ex proprietario dell’Eleven Madison Park è stato incaricato di verificare l’esattezza di qualsiasi dettaglio presente, dai gesti degli attori al linguaggio dello staff, in sala e in cucina.

2 Il settimo episodio della seconda stagione dello show intitolato “Forchette” è incentrato sulla figura di Richie, scontroso e ostile, costretto dallo chef Carmy a un’intensa settimana di formazione presso l’Aver, un ristorante stellato noto per la sua avversità anche al più piccolo e apparentemente insignificante errore di servizio. È qui che Richie subisce un drastico cambiamento e si appassiona davvero al suo lavoro, diventando poi un maître pazzesco. Complice di questo è stata anche – e soprattutto – la lettura di Un servizio pazzesco, che nella serie TV compare nell’edizione originale intitolata Unreasonable Hospitality.

3 Nonostante sia The Bear sia Un servizio pazzesco soddisfino la nostra curiosità di capire come sono organizzati i ristoranti, come funzionano, cosa c’è dietro le quinte, non parlano solo di ristoranti. Nel suo libro, il messaggio di Will Guidara è chiaro, arriva a tutti, e può ispirarci tutti; chi si occupa di hotel, di attività di servizi, di ambienti aziendali, e qualsiasi altro lavoro che possiamo immaginare, fino a includere la nostra sfera privata e le relazioni interpersonali. Gentilezza, attenzione e cura, generosità sono il centro di tutto e il valore a lungo termine delle nostre azioni supera quello iniziale dei costi.

In Un servizio pazzesco Will Guidara ci spiega come si possono creare dei momenti memorabili per le persone e in tutto il libro sono disseminati esempi e aneddoti unici che possono ispirarci per mettere a fuoco il modo di riuscirci.

All’apparenza Un servizio pazzesco parla di un imprenditore di talento che ha preso parte alla trasformazione di una mediocre brasserie a New York nel migliore ristorante del mondo. Eppure si tratta di qualcosa di molto più significativo di questo: di come ascoltare, di come essere curiosi e di come imparare a godersi la sensazione di far sentire gli altri a proprio agio.

Di qualsiasi cosa ci occupiamo, nel nostro lavoro e nella nostra vita, possiamo sorprendere le persone andando oltre a ciò che si aspettano. Tenere alti gli standard qualsiasi cosa facciamo: l’effetto finale non è solo quello di influenzare chi vive l’esperienza che le regaliamo, ma anche di tutti quelli a cui la racconterà.

“A prescindere da cosa facciate, potete fare la differenza nella vita di qualcuno. Dovete solo riuscire a capire perché il vostro lavoro è importante. E, se siete leader, dovete incoraggiare tutti i membri del vostro team a fare lo stesso.”

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