I conflitti ci fanno bene

Il conflitto, è un po’ come la febbre: non è una malattia, ma un sintomo, un modo in cui veniamo avvisati che qualcosa non sta andando nel verso giusto.
13 Giugno 2023

Perché litighiamo? Perché non litighiamo? E perché, quando succede, litighiamo male? La tendenza, oggi, nell’ambito professionale come nella sfera privata, è quella di creare fazioni identificandosi in relazione al proprio nemico. Ma il conflitto, ci dice Zanolli, è un po’ come la febbre: non è una malattia, ma un sintomo, un modo in cui veniamo avvisati che qualcosa non sta andando nel verso giusto. Per questo, nell’ambiente lavorativo, è importante non creare ambienti “gentili”, ma ambienti in cui è possibile comunicare il disagio e la sofferenza. In questo modo possiamo dire addio a quella finta armonia che, lasciando macerare il problema, dà poi luogo a infezioni che si diramano in tutta l’organizzazione.

E basta poco, secondo l’autore. Per esempio, passando dalla domanda “Cosa c’è che non va?” al “Cosa sta succedendo?”; riconoscendo che siamo tutti persone con un carico di emotività complesso e distinto, il cui scontro spesso inevitabile incoraggia un nuovo modo di pensare e di essere. È meglio creare team in grado di litigare bene, piuttosto che orientati alla mera risoluzione del problema: il conflitto – a differenza della guerra – può modellare nuove relazioni.

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