Ascoltare i clienti per raggiungere livelli di eccellenza

L'intervista a Will Guidara, ristoratore e scrittore americano
24 Febbraio 2025

«Gran parte dei feedback dei clienti arrivano attraverso i social e le piattaforme. Ignorarli significa trascurare ciò che i clienti pensano di ciò che stai facendo». Mettersi in ascolto è la lezione numero uno di Will Guidara, autore del bestseller “Un servizio pazzesco”, edito in Italia da Roi Edizioni. Perché questo professionista classe 1973 nato a Sleepy Hollow, una manciata di chilometri a nord di Manhattan, in tasca una laurea in filosofia, è entrato nel gotha della ristorazione mondiale fino a poco fa appannaggio degli chef. A 26 anni prende il timone dell’Eleven Madison Park, brasserie a due stelle che faticava a fare il salto, facendola eleggere come miglior ristorante al mondo.

I feedback online orientano il suo lavoro? Sono importanti perché spesso le persone non si sentono a loro agio nel dire dal vivo ciò che pensano veramente ed è a distanza che si può imparare di più. Quindi bisogna leggere tutto e rispondere in modo equilibrato.

Le recensioni bisogna temerle o accettarle? Bisogna sempre mettersi in ascolto. Però l’idea che le persone possano scrivere recensioni negative su un posto in cui non sono mai state è inquietante. Se esiste un modo per regolamentare questo fenomeno senza violarne i diritti di espressione, allora sono favorevole.

L’assioma della ristorazione? L’eccellenza della cucina è nulla senza l’ospitalità che si respira in Italia.

Come ha iniziato? Ho guardato ai migliori ristoranti e tutti erano gestiti da chef intransigenti nella ricerca della perfezione dei piatti. Io sono un uomo di sala e ho aggiunto l’ospitalità, ossia il servizio come condizione imprescindibile per ricreare un’esperienza unica.

Leggi l’articolo completo su Il Sole 24 Ore

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