Negli ultimi anni, espressioni come Business to business (B2B), Business to consumer (B2C), negozi fisici, ecommerce e omnicanalità hanno dominato il settore del retail. Tuttavia, i concetti sembrano ormai inadeguati per descrivere la sua profonda trasformazione, come sostengono Philip Kotler, esperto di marketing moderno, e Giuseppe Stigliano, Global CEO di Spring Studios, agenzia di marketing e comunicazione, nel libro Rivoluzione Retail (ROI Edizioni, 2024).
In particolare, gli autori spiegano che il Retail è entrato nell’era 5.0, o era post digitale, che richiede un ripensamento dei modelli di business e un cambiamento di paradigma dell’intera filiera. La rivoluzione attuale, evidenziata nel libro, è guidata in particolare da una crescente iperconnessione, dall’evoluzione dei mercati e dai cambiamenti dei tradizionali canali di vendita.
Se l’era 4.0 era dominata dall’ecommerce, l’era post digitale sposta l’attenzione sulla pervasività dei canali e sulla crescente competenza tecnologica dei consumatori. “Un aspetto che caratterizza la quinta ondata del Retail è la presenza stabile di mondi virtuali e immersivi in segmenti sempre più ampi della popolazione mondiale”, scrivono gli autori. La nuova fase vede la fine della netta distinzione tra fisico e online e della distinzione B2B e B2C per favorire un’esperienza d’acquisto più fluida.