Pubblichiamo un estratto dell’articolo di Pianeta 2030 che parla del libro di Matt Damon e Gary White, Il valore dell’acqua, edito da ROI Edizioni.
Se permette, parliamo di acqua. Mettetevi pure comodi e seduti, perché sarà come stare al cinema. Anche se il film del quale parliamo non è mai stato proiettato. No, non ha nulla a che vedere con «Siccità», il nuovo film di Virzi, se non fosse per l’argomento comune: la crisi idrica globale. Il «film» di cui parliamo è tutto condensato in una sorta di sceneggiatura nella quale i protagonisti sono due: Matt Damon, da una parte — attore e regista sempre attento alle cause sociali e interprete delle serie di film d’azione su “Jason Bourne” —, e Gary White. Chi è il secondo? E’ un nome che a molti di noi non evoca alcunché. Ma ad andare a cercare sul web, si scopre, invece, che siamo di fronte non a un comprimario, bensì a un protagonista vero e proprio dell’impegno sociale, specie nel cercare sempre e comunque un modo per risolvere i problemi della parte più povera del mondo.
Il divo di Hollywood e Gary White, nel loro “Il valore dell’acqua” (Roi Edizioni) raccontano l’impegno per affrontare la crisi idrica. Entrambi hanno fondato due ong, “Water.org” e “Water Equity”, per rendere la risorsa blu accessibile nei Paesi che ne sono ancora privi. Prendendo spunto dai tanti, precedenti, fallimenti.
Matt e Gary si incontrano un giorno del 2008 a New York, ospiti del meeting annuale “Clinton Global Initiative. Si ritrovano da soli in un grande stanza – una sala da ballo di un hotel -, e quando White si avvicina all’attore per stringergli la mano, appare un po’ buffo e disorientato dovendo compiere tutti quei passi per salutarlo. Fino a prima di quell’incontro, Matt Damon si sta letteralmente dannando, con la sua ong “H20 Africa”, per cercare di portare l’acqua laddove è quasi impossibile che arrivi. Che è lo stesso obiettivo di Gary White, un ingegnere civile con alle spalle vent’anni di successi in questo campo, ma anche di molti insuccessi e dei quali non si vergogna affatto. «Quando ho conosciuto Gary White, la cosa che mi ha colpito di più di lui è che continuava a raccontarmi di tutte le volte che aveva fallito», scrive Matt Damon nel libro (il film da 232 pagine a 22 euro), “Il valore dell’acqua”, pubblicato in questi giorni per l’Italia da “Roi Edizioni”, e il cui sottotitolo, scritto dagli stessi due autori, sintetizza benissimo il loro impegno: «La storia della nostra ricerca di una soluzione a una delle più grandi sfide globali».