Damiano Crognali, in occasione dell’uscita del suo libro Podcast: Il nuovo rinascimento dell’audio, svela i segreti per creare un podcast di successo in un’intervista di Marco Trabucchi per Vanity Fair. Ne anticipiamo una parte.
Se c’è un fil rouge che collega la storia dell’umanità quello è il racconto. Oggi ad aggiungere un nuovo tassello al potere della parola c’è il podcast, una narrazione vocale che si differenza dalla radio e che apre nuove prospettive alla comunicazione. Uno strumento che negli Stati Uniti raccoglie il favore di milioni di affezionati che usano questo strumento per informarsi, divertirsi e rimanere aggiornati.
Anche in Italia il fenomeno podcast inizia a diffondersi e a incontrare il favore del pubblico, grazie anche a piattaforme che stanno iniziando ad investire nel formato, soprattutto Spotify – che sta allargano l’offerta del suo catalogo – e Spreaker, il sito di riferimento in Italia per creare, distribuire e monetizzare i podcast.
A chiudere il cerchio le aziende ingolosite dall’aumento del pubblico, hanno cominciato a vedere in questo strumento una leva promozionale efficace, anche con i branded content.
Se siete a digiuno del fenomeno date un’occhiata sul web; sono sempre di più i podcaster – giornalisti (Pablo Trincia con Veleno) divulgatori e influencer (Fedez e Luis Sal con «Muschio Selvaggio») – che scommettono sulla «podcast economy», come già succede da tempo negli Stati Uniti dove gli ascolti superano i sei zeri, spesso narrati da personaggi come Michelle Obama (con il didascalico «The Michelle Obama Podcast»).
Approfondiamo l’argomento con Damiano Crognali, giornalista e podcast producer, autore del libro di nuova uscita Podcast – Il nuovo rinascimento dell’audio edito da Roi Edizioni. Una guida pratica che spiega come realizzare storie destinate a essere ascoltate, creare un brand, dotarsi della tecnologia e come creare un canale di comunicazione efficace, cercando di monetizzare attraverso la ricerca di sponsor e il pay per listen.
Damiano, quali sono in Italia i podcast che vanno per la maggiore?
«Il genere che traina tutto è il truecrime. Se ci pensi il podcast in America è esploso con Serial nel 2014, un podcast che raccontava di un caso giudiziario. Anche in Italia il podcast è esploso con Veleno dell’ex Iena Pablo Trincia, che ha curato anche l’introduzione al mio libro. Ed è ancora tra i più ascoltati. Mi viene in mente Polvere sul caso Marta Russo. Un’altra tema molto ascoltato è quello della formazione. Molti uniscono storie e formazione, come Darknet Diaries, che parla di crimini informatici, ma anche in modo per prevenirli. Unire intrattenimento e formazione è senz’altro vincente. Cito il caso emblematico di Alessandro Berbero, che con Lezioni e Conferenze di Storia, è tra i podcast più ascoltati in Italia».