Vari muscoli si sono mossi, e un comportamento si è reso manifesto. Forse è una buona azione: avete toccato, esprimendo empatia, il braccio di una persona sofferente. Forse è una pessima azione: avete premuto il grilletto di una pistola, colpendo un innocente. Forse è una buona azione: avete premuto quel grilletto per attirare il fuoco dei vostri antagonisti, al fine di salvare altri individui. Forse è una pessima azione: avete toccato il braccio di qualcuno, innescando una serie di eventi libidinosi, con cui avete tradito la persona che amate. In effetti, si tratta di atti che, come abbiamo osservato, sono definibili solo in base al contesto. Quindi, per porre la domanda che riguarderà questo e i prossimi otto capitoli: Perché si è manifestato quel comportamento? Il punto di partenza di questo volume consiste nel fatto di sapere che diverse discipline offrono differenti risposte – in ragione di qualche ormone; per via dell’evoluzione; a causa di esperienze infantili, dei geni o della cultura – e la sua premessa fondamentale è che tali risposte sono completamente intrecciate; in altri termini, nessuna esiste di per sé. Tuttavia, considerando il livello più prossimale, in questo capitolo ci chiediamo: Cosa è successo, un secondo prima che il comportamento si manifestasse, che ha assunto un ruolo causale? Tale domanda ci porta nel regno della neurobiologia, al fine di comprendere come il cervello ha prodotto dei comandi che hanno mosso quei muscoli.
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Robert Sapolsky
Biologia e moralità
Uno studio interdisciplinare sul comportamento umano