Peter F. Drucker

Il cuore dell'eccellenza: coltivare la comprensione di se stessi

"Le carriere di successo non sono pianificate. Si sviluppano quando le persone sono pronte a cogliere le opportunità perché conoscono i propri punti di forza, i propri metodi di lavoro e i propri valori."

Viviamo in un’ epoca di opportunità mai viste prima: chi è dotato di ambizione e intelligenza può salire fino ai vertici della professione che ha scelto, indipendentemente dal suo livello di partenza. Ma l’ opportunità porta con sé la responsabilità. Le aziende di oggi non si curano più di gestire le carriere dei propri collaboratori; i lavoratori della conoscenza devono essere, a tutti gli effetti, gli amministratori delegati di se stessi. Spetta a ciascuno di voi ritagliarsi il proprio posto, sapere quando cambiare direzione, mantenersi attivo e produttivo nel corso di una vita lavorativa che può durare cinquant’anni o più. E per fare bene tutto questo, è indispensabile coltivare una profonda comprensione di se stessi – dei propri punti di forza e di debolezza, ma anche del proprio modo di imparare e di lavorare con gli altri, dei propri valori e dell’ ambito in cui si è capaci di dare il contributo più rilevante. Perché solo partendo dai propri punti di forza si può raggiungere la vera eccellenza.

I grandi protagonisti della storia – i Napoleone, i Leonardo da Vinci, i Mozart – hanno sempre gestito se stessi. Ed è questo, in larga misura, che ha permesso loro di conseguire risultati straordinari. Ma si tratta di rare eccezioni, di figure così uniche, sia per talento sia per traguardi raggiunti, da potersi considerare fuori portata rispetto ai comuni esseri umani. Ora invece la maggior parte di noi, compresi i meno dotati, dovrà imparare ad autogestirsi. Dovremo imparare a prenderci cura della nostra crescita. Dovremo trovare il nostro posto là dove possiamo dare un contributo più grande. E dovremo mantenerci mentalmente attivi e impegnati nell’arco di una carriera lunga cinquant’anni, consapevoli di quando e come cambiare la nostra attività lavorativa.

QUALI SONO I MIEI PUNTI DI FORZA?

Siamo quasi tutti convinti di sapere che cosa sappiamo fare bene. E in genere sbagliamo. È più facile riconoscere quello che non sappiamo fare – eppure, anche su questo la maggior parte di noi non sa dare un giudizio corretto. E tuttavia possiamo fare bene solo partendo dai nostri punti di forza. Nessuno può ottenere risultati significativi basandosi sui propri punti deboli, né tantomeno su ciò che non sa fare per niente. Fino a poco tempo fa nessuno ha mai avuto seriamente bisogno di conoscere i propri punti di forza. Si nasceva destinati a occupare una posizione e un livello preciso nel lavoro: il figlio di un contadino avrebbe fatto il contadino; la figlia di un artigiano sarebbe diventata la moglie di un artigiano; e così via. Ma oggi possiamo scegliere. E abbiamo bisogno di conoscere i nostri punti di forza per sapere qual è il nostro posto nel mondo, la nostra vocazione.

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