Spesso si sottovaluta come le persone che si servono della propria mente per creare prodotti di valore raramente si affidino al caso nelle proprie abitudini lavorative. Prendiamo in considerazione il biografo, vincitore del premio Pulitzer, Robert Caro. Come rivelato nel profilo pubblicato da una rivista, “ogni centimetro dell’ufficio [di Caro] a New York è governato da regole precise”. Dove dispone i propri libri, come sistema le proprie note, che cosa appende alle pareti, persino che cosa indossa… Tutto è definito da precise abitudini che si sono modificate pochissimo nel corso della sua carriera. “Mi sono allenato a essere organizzato” spiega il giornalista. Anche Charles Darwin si valeva di una struttura rigida nell’organizzazione della propria vita lavorativa nel periodo in cui affinava la stesura del libro L’origine delle specie.
Come più tardi ha ricordato il figlio Francis, si svegliava prontamente alle sette del mattino per fare una breve camminata. Consumava la colazione da solo e si ritirava nel proprio studio dalle otto alle nove e mezza. Dedicava l’ora successiva a leggere le lettere che gli erano state consegnate il giorno precedente, dopodiché rientrava in studio dalle dieci fino a mezzogiorno. Dopo la sessione, rifletteva sulle idee più complesse mentre camminava lungo un percorso prestabilito che cominciava in prossimità della serra e poi si sviluppava con un andamento circolare nella sua proprietà. Camminava fino a sentirsi soddisfatto delle proprie riflessioni, poi dichiarava ultimata la giornata lavorativa.