Per me era arrivato il momento di battermi contro principi che non hanno mai avuto una ragione d’essere, men che meno oggi, in un periodo storico in cui tante battaglie culturali e sociali sono animate dalla necessità che nessuno sia più costretto a pagare un prezzo per orientamento sessuale, colore della pelle, fede religiosa e dalla priorità di proteggere i desideri, come quello, straordinario, di diventare madri senza rinunciare ad avere un ruolo attivo nella società.
Ho iniziato ad ascoltare decine e decine di donne, in azienda e fuori, annotando i problemi che si trovavano ad affrontare ogni giorno, fra mille difficoltà. Una ricerca che mi ha permesso di riassumere tutto in quattro semplici regole con cui la mia azienda poteva fare la differenza per le madri. La prima era proprio ascoltare le neomamme al loro rientro sul posto di lavoro dopo il congedo di maternità, per capire quali erano le difficoltà e i problemi che incontravano.