Tre strati metaforici (non riscontrabili sul piano strettamente anatomico)
Iniziamo considerando la macro-organizzazione del cervello, facendo riferimento a un modello proposto negli anni Sessanta del secolo scorso dal neuroscienziato Paul MacLean. Il cosiddetto “cervello trino” offre una descrizione che riguarda tre domini funzionali:
Strato 1: Si tratta di una parte antica del cervello, localizzata grossomodo alla sua base, che si riscontra tanto negli esseri umani quanto nei gechi. Questo strato gestisce le funzioni automatiche e regolatorie. Se la temperatura corporea scende, questa regione cerebrale registra la condizione e induce i muscoli a manifestare i brividi. Se la glicemia si riduce, tale condizione viene riconosciuta, e si innesca la percezione della fame. Se subiamo un infortunio, un diverso circuito innesca la risposta allo stress.
Strato 2: Si tratta di una regione evolutasi più di recente e che si è accresciuta nei mammiferi. MacLean ha definito questo strato, che riguarda le emozioni, una sorta di invenzione dei mammiferi stessi. Se osservate qualcosa di macabro e terrificante, questa regione invia impulsi allo strato 1, facendovi rabbrividire, per via dell’emozione che state provando. Se vi sentite tristemente non amati, queste aree del cervello inducono lo strato 1 a innescare il desiderio di assumere un po’ di comfort food. Se siete dei roditori e annusate l’odore di un gatto, questi neuroni inducono lo strato 1 ad attivare una risposta allo stress.
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Robert Sapolsky
Biologia e moralità
Uno studio interdisciplinare sul comportamento umano