Un NFT è per sempre?
Abbiamo detto che nella fase di creazione è possibile scegliere se i metadati e l’immagine (o il video o la musica) possono essere bloccati o aggiornabili. Questo è a scelta dell’autore, certo è preferibile che il contenuto non sia modificabile, ma ci sono eccezioni, se si tratta di un NFT che fa parte di una piattaforma di gioco, probabilmente l’asset risulterà modificabile, per permettere all’oggetto di adeguarsi alle evoluzioni del gioco. Parlando di opere d’arte sarebbe preferibile un contenuto non modificabile, ma anche se lo fosse, siamo sicuri che un NFT sia per sempre? La risposta è no.
Bisogna sapere che i metadati e il contenuto artistico non risiedono sulla blockchain (sia essa Ethereum, Polygon, Binance o Solana), ma in un server separato. Cosa c’è allora dentro la blockchain? Il contratto. Cerco di spiegarmi meglio: il token è il contenitore, il contenuto è da un’altra parte, ma nel token c’è un link al contenuto che in alcuni casi è immodificabile, ad esempio quando si utilizza un server IPFS (InterPlanetary File System) per depositarlo. Questo è un sistema di distribuzione decentralizzata di contenuti, è come un Dropbox frazionato su un network di computer che parlano attraverso un protocollo condiviso, in cui ogni file è unicamente identificato (tramite una funzione di hash, funzione di cui abbiamo già parlato in precedenza).
Utilizzando quindi i metadati bloccati e messo il contenuto su un sistema IPFS possiamo stare sicuri che il nostro NFT sia con noi per sempre? La risposta è ancora no. Il sistema di memorizzazione decentralizzato ci può garantire che il nostro contenuto corrisponda esattamente a quel link (risultato della funzione di hash) ma nessuno ci garantisce che il file resterà memorizzato nel network. Per essere estremamente sicuri che il nostro contenuto sia sempre visibile a richiesta, il collezionista dovrebbe avere un proprio nodo IPFS in cui caricare il contenuto stesso. È una spiegazione molto tecnica, se non l’hai capito non importa; ti basti sapere che a differenza dei token “normali”, quelli univoci, gli NFT, non risiedono tutti sulla blockchain, ma hanno bisogno di un server dove posizionare il contenuto. È come se sulla blockchain ci fosse memorizzata la cornice e su un altro computer il dipinto, collegati da un legame univoco.