Stephen Witt

La storia di Jensen Huang e la nascita di Nvidia

Al centro di questa storia c’è un uomo dinamico, imprevedibile, geniale e incredibilmente dedito al suo lavoro. Un imprenditore ostinato che per trent’anni ha portato avanti la sua visione radicale dell’informatica, mentre diventava uno degli uomini più ricchi della Terra.

All’epoca le reti neurali, che imitano la struttura dei cervelli biologici, non suscitavano molto interesse e la maggior parte dei ricercatori le riteneva giocattoli obsoleti. Ma, quando vide con quanta rapidità quelle reti potessero essere addestrate sulla sua piattaforma di calcolo parallelo, Huang decise di puntare l’intera azienda su questa inaspettata sinergia. A quel punto aveva bisogno che due tecnologie considerate un fallimento funzionassero: due tecnologie che, fino a quel momento, non avevano mai superato la prova del mercato.
Quando questa audace scommessa si rivelò vincente, il valore di Nvidia aumentò di diverse centinaia di volte. Nell’ultimo decennio l’azienda è passata dalla vendita di accessori per il gaming al prezzo di duecento dollari alla fornitura di apparecchiature di supercalcolo da milioni di dollari, in grado di occupare interi edifici. Collaborando con pionieri come OpenAI, negli ultimi dieci anni Nvidia ha aumentato la velocità delle applicazioni di deep learning di oltre mille volte. Tutte le principali applicazioni di intelligenza artificiale (Midjourney, ChatGPT, Copilot e molte altre) sono state sviluppate su macchine Nvidia. È stato proprio questo aumento senza precedenti della potenza di calcolo a rendere possibile il boom dell’intelligenza artificiale moderna.
Grazie al suo monopolio pressoché totale sull’hardware, Huang è probabilmente la persona più potente nel mondo dell’intelligenza artificiale. Di certo è colui che ne ha tratto il maggior profitto. Nella tradizione di chi è riuscito a fare fortuna, la sua figura ricorda quella del primo milionario della California, Samuel Brannan, celebre venditore di attrezzature per cercatori d’oro nella San Francisco del 1849. Ma anziché badili, Huang vende chip per l’addestramento dell’intelligenza artificiale del valore di trentamila dollari, ognuno contenente cento miliardi di transistor. Il tempo di attesa per poter acquistare le sue componenti hardware di ultima generazione è attualmente superiore a un anno, e sul mercato nero cinese i suoi chip vengono venduti al doppio del prezzo ufficiale.

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