Sebastiano Zanolli

Reagire all’imprevisto

Quando il 14 aprile 1970 un serbatoio pieno di ossigeno liquido all’interno della navicella spaziale Apollo 13 si ruppe, gli ingegneri e tecnici del Kennedy Space Center non persero tempo a entrare in azione.
ROI-EDIZIONI-ZANOLLI
Pagine: 176
ISBN: 9788885493728 Categoria
Data di pubblicazione: 11/11/2019
PREFAZIONE: Arrigo Sacchi
Il libro
L'autore

Tutto questo sarebbe stato magari evitabile creando un piano di emergenza e delle alternative sulla base dell’intuito, delle conoscenze e della capacità di leggere i segnali. Tutto il libro parla di questo, di come usare l’ansia per il futuro in modo virtuoso, rispettando il motivo per cui molto probabilmente si è sviluppata. Ma se non ci siamo riusciti e l’imprevisto è per noi un “Cigno nero”, come dice Nassim Taleb in riferimento alle catastrofi di grande portata? Se è arrivato nella nostra vita un evento altamente improbabile che non era possibile prevedere? Nella vita personale, professionale, aziendale è possibile, ma in quella delle organizzazioni ben strutturate l’incontro con forze non prevedibili è previsto. Non sai cosa, chi, come.
Ma sai che avverrà. La prima azione preventiva è quella di designare chi gestirà la risposta all’imprevisto. In campo personale questo significa che prendi atto che quello o quella sei tu. E non è banale, anzi è molto complesso accettare questa piena responsabilità. Ma una volta deciso, puoi contare sul fatto che non ti perderai troppo a lungo in piagnistei e recriminazioni, ma passerai all’azione con decisione.
Tu sei capo del tuo sistema di risposta alle catastrofi, il capo della tua personale Protezione Civile. Per prima cosa, se siamo in una situazione di crisi, dobbiamo preservare ciò che si è salvato e riconoscere ciò che siamo ancora. Per quanto male vada, abbiamo ancora noi stessi, i nostri valori e le nostre virtù personali che compongono la nostra identità, che è solo un affare nostro. L’identità personale è particolarmente importante per rimanere radicati e sicuri. E tenere a mente di continuo chi sei e per che cosa vivi può aiutarti a non cadere più profondamente in una crisi emotiva. Fatta questa premessa, vediamo le risposte che di solito, nella gestione manageriale della catastrofe imprevedibile e imprevista, possono e vengono messe in atto. Ispirarsi alla tecnica del triage dei reparti del Pronto Soccorso. Questa è l’azione immediata che deve essere intrapresa per evitare di perdere vite. Bisogna capire qual è il danno ricevuto, che conseguenze primarie ci sono e su quali dobbiamo intervenire per prime. Alla luce di ciò che succede, come potrebbe la mia vita cambiare in futuro? Come potrebbe cambiare in meglio? Come potrebbe cambiare in peggio? Più prosaicamente:
• Hai in scadenza una rata del mutuo, della casa o dell’auto?
• Quali sono le necessità e le aspettative di chi ti circonda e di cui hai la responsabilità?
• Cosa ti verrà a mancare o ti verrà tolto? Ti pignoreranno le proprietà?
• Chi è in pericolo oltre a te e perché?
• Ci sono ulteriori ondate di problemi in arrivo?
• Quali?
• Quando?

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