“Be’”, azzardai, “è un modo per familiarizzare con te stessa. In altri termini, lasciare che la tua esperienza avvenga, senza cercare né di controllarla né di rifuggirla. Tutto ciò che fai per distrarti, mediante l’impiego di quei dispositivi, potrebbe contribuire alle tue manifestazioni di ansia e depressione. È piuttosto estenuante evitarti tutto il tempo. Mi chiedo se fare esperienza di te stessa, in un modo diverso, possa farti accedere a nuovi pensieri e ad altre emozioni, aiutandoti a sentirti maggiormente in relazione con la tua interiorità, con gli altri e con il mondo.”
Ci ha pensato per un momento. “Ma è così noioso”, ha osservato. “Sì, è vero”, le dissi. “Tuttavia, la noia non è solo noiosa. Può rivelarsi addirittura terrificante, perché ci costringe a fare i conti con domande rilevanti in merito ai nostri scopi e ai nostri significati. Peraltro, la noia può essere anche l’occasione per compiere nuove scoperte e invenzioni. Crea lo spazio mentale necessario per formulare nuovi pensieri, senza i quali reagiamo, all’infinito, agli stimoli prodotti dall’ambiente che ci circonda, piuttosto che permetterci di accedere all’ambito della nostra esperienza vissuta.”
La settimana successiva, Sophie ha provato a camminare, mentre andava a lezione, senza essere collegata ad alcun dispositivo. “All’inizio è stato difficile”, ha detto. “Ma poi mi sono abituata e mi è anche piaciuto. Ho iniziato a notare gli alberi.”