“Credo sia dovuto al fatto che negli ultimi cento anni abbiamo fatto tali e tanti progressi tecnologici, da indurci a pensare di poter conoscere tutto. Ma è arrogante, oltre che spaventosamente noioso” ha detto nel 2023 Jessica Grose, editorialista del New York Times e autrice di Screaming on the Inside: The Unsustainability of American Motherhood (Urlare dentro: l’insostenibilità della maternità americana). Ho definito questa nuova epoca, in cui ci stiamo lasciando alle spalle a una velocità folle le illusioni che un tempo ci tornavano utili, l’“era dell’eccesso di pensiero magico”.
L’espressione “pensiero magico” descrive in generale la convinzione che i nostri pensieri possano influenzare gli eventi esterni. Una delle prime volte che ne ho sentito parlare è stato leggendo il memoir di Joan Didion, L’anno del pensiero magico, in cui l’autrice mostra come il dolore per una perdita possa spingere all’autoinganno anche le menti più consapevoli. Mitizzare il mondo nel tentativo di “dargli un senso” è una curiosa abitudine che appartiene solo agli esseri umani. In momenti di grande incertezza, come la morte improvvisa di un coniuge o una stagione elettorale concitata, anche cervelli che in altre circostanze sarebbero “logici” iniziano a cedere. Che sia la convinzione di poter “manifestare” una via d’uscita dalle difficoltà finanziarie, sventare l’apocalisse imparando a mettere le pesche in barattolo, tenere lontano il cancro con vibrazioni positive o trasformare una relazione abusante in un rapporto magnifico con la sola speranza, il pensiero magico lavora al servizio dello sportello della consolazione. Ma se il pensiero magico è una consuetudine che risale alla notte dei tempi, pensare troppo sembra tipico dell’era moderna – un prodotto dello scontro fra le nostre superstizioni innate e il sovraccarico di informazioni, la solitudine di massa e una pressione capitalistica a “conoscere” tutto quanto esiste sotto il sole.
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Amanda Montell
I meccanismi nascosti della mente
Un invito a riflettere sui processi mentali che quotidianamente invadono i nostri pensieri e le nostre riflessioni e a trovare un po' di serenità nel caos della vita moderna.