Charlie Munger
Pillole da Charlie Munger
I segreti dello straordinario successo finanziario e la filosofia di vita del grande finanziere, socio di Warren Buffett
Tempo di lettura: 6 minuti
3.
EVITARE DI FARE GLI IDIOTI
“Le persone cercano di essere brillanti – io invece
provo semplicemente a non essere un idiota,
ma è più difficile di quanto si pensi.”
La filosofia di investimento di Charlie si fonda sulla teoria che un mercato azionario miope tenda a sottoprezzare le azioni di un’azienda rispetto al valore economico a lungo termine che l’azienda può esprimere. Quando ciò accade, Charlie acquista azioni di quell’azienda, le tiene a lungo e lascia che sia l’intrinseca dinamica economica del valore aziendale a trainare verso l’alto il suo valore azionario di mercato. L’unica cosa di cui deve preoccuparsi è evitare errori stupidi, che nel suo caso sono perlopiù errori di omissione, come, per esempio, non agire subito quando individua un buon investimento o investirci troppo poco quando se ne presenta l’opportunità. Che, in verità, è cosa più difficile di quel che si potrebbe pensare.
11.
UN PREZZO SBAGLIATO SU CUI SCOMMETTERE
“Stiamo cercando un prezzo sbagliato su cui scommettere.
Ecco che cos’è un investimento. E dobbiamo saperne
abbastanza da capire se il prezzo è stato davvero
valutato male. Ecco che cos’è un investimento di valore.”
Un’azienda è valutata male quando il prezzo delle sue azioni non corrisponde all’andamento economico a lungo termine dell’azienda. L’errore di valutazione può essere al rialzo, il che significa che il prezzo delle azioni sopravvaluta in maniera importante le prospettive a lungo termine dell’azienda. Oppure l’errore potrebbe essere al ribasso, il che significa che il prezzo delle azioni le sottovaluta notevolmente. Quando il prezzo delle azioni inizia a scendere, l’attività comincia a essere svalutata al ribasso rispetto alle prospettive future a lungo termine dell’azienda. Più basso è il prezzo delle azioni, più la società è svalutata. In questa circostanza le probabilità sono a nostro favore ed è il momento di comprare. Per una cifra moderata, acquistiamo un’azienda con ottime possibilità di crescita, il cui prezzo delle azioni è valutato in modo errato al ribasso. Perché si verifica questo errore di prezzo? La causa è da ricercarsi nella natura miope di quelle istituzioni – principalmente fondi comuni di investimento e hedge fund – che hanno un ruolo dominante nel mercato azionario e che si preoccupano unicamente della direzione che prenderà il prezzo delle azioni di una società nei successivi sei mesi. Charlie, al contrario, si preoccupa solo di quale sarà l’andamento del valore economico intrinseco di un’azienda nei successivi dieci anni. È la discrepanza tra le due metriche a creare l’errore di prezzo e l’opportunità per Charlie di acquistare.
37.
COME VALUTARE UN’ATTIVITÀ
“Se le persone non sbagliassero tanto spesso,
noi non saremmo tanto ricchi.”
Gli investitori spesso sbagliano nel valutare le aziende. Il più delle volte pensano che valgano molto più di quanto guadagneranno mai. Ma questo non ci aiuta. Ci aiuta invece quando fanno esattamente l’opposto, quando pensano cioè che un’attività valga molto meno di quanto indicano le prospettive di crescita economica a lungo termine e quindi valutano erroneamente il prezzo delle azioni per difetto. È l’errore di valutazione in negativo a offrire a Charlie opportunità d’acquisto. E il gregge degli investitori commette questo errore in maniera grossolana all’incirca una volta ogni otto o dieci anni. Se volete un esempio di quando il mercato ha commesso gravi errori di valutazione e Charlie e Warren hanno approfittato della situazione, dovete guardare le principali recessioni e i crolli del mercato negli ultimi cinquantacinque anni.
C’è stato il Kennedy Slide del 1962, che ha offerto a Warren l’opportunità di acquistare la Berkshire Hathaway. C’è stato il crollo del mercato azionario del 1973-74, che ha offerto a Warren l’occasione di acquistare quote del Washington Post. Quando nel 1978-80 il presidente della Federal Reserve, Paul Volcker, ha aumentato i tassi di interesse al 14%, stroncando il mercato azionario, la Berkshire era impegnata ad acquistare quote di General Foods, RJ Reynolds e Times Mirror Company. Il crollo del mercato azionario nell’ottobre del 1987 ha dato alla Berkshire l’opportunità di iniziare ad acquistare azioni di Coca-Cola, che Berkshire ha continuato ad acquistare fino al 1988. La recessione bancaria del 1990 ha offerto a Warren l’occasione di iniziare ad acquistare Wells Fargo. Alla fine degli anni Novanta la bolla delle dot.com ha fatto impennare i prezzi delle azioni, ma nessuno voleva più acquistare le care e vecchie imprese tangibili e solide. La Berkshire ha acquistato Star Furniture, Dairy Queen, General Re e NetJets. Quando la bolla delle dot.com è scoppiata e l’11 settembre del 2001 il mercato è crollato, la Berkshire ha acquistato quote di H&R Block e Moody’s Corporation. La bolla dei subprime nel 2007-09 e il conseguente crollo del mercato azionario hanno posto le basi perché la Berkshire acquisisse azioni privilegiate o il debito privilegiato di General Electric, Harley-Davidson, Bank of America e Goldman Sachs; e nel 2010, quando il mercato azionario ha iniziato a riprendersi, la Berkshire ha acquisito azioni della Burlington Northern Railroad, il cui prezzo era sceso di molto durante il crollo del 2007-09. Perché tutti gli altri investitori hanno sbagliato? Erano miopi e in preda al panico, mentre Charlie e Warren giocavano sul lungo termine e sapevano esattamente che cosa cercare.
123.
LEGGERE
“Nel corso di tutta la vita non ho conosciuto nessuna persona
capace ed esperta che non passasse il proprio tempo a leggere
– nessuna, zero. Rimarreste meravigliati se sapeste quanto
legge Warren e quanto leggo io. I miei figli ridono di me.
Pensano che sia un libro con un paio di gambe attaccate.”
Charlie è sempre stato un avido lettore. Quando era piccolo, passava le giornate alla biblioteca pubblica della città di Omaha dove, esplorando tra gli scaffali, aveva scoperto il pensiero dei grandi intellettuali del passato e del presente, attraverso le pagine dei libri. Quando Charlie aveva otto anni, nella mensola sopra il suo letto avevano trovato posto gli scritti di Thomas Jefferson e quelli di Benjamin Franklin. È stata la lettura a permettere a Charlie di distaccarsi dal gregge.
9.
L’ALBA DELLA SAGGEZZA
“Riconoscere ciò che non sappiamo è l’alba della saggezza.”
Più diventiamo capaci e svegli, più ci rendiamo conto di quanto poco sappiamo. Quando riconosciamo di non sapere qualcosa, ci predisponiamo a imparare: è l’alba della saggezza. Nel mondo degli investimenti di Charlie esiste quello che lui definisce un “ambito di competenza” di cui fanno parte tutte le aziende che Charlie è in grado di comprendere e valutare. L’ambito di competenza individua anche quali sono le aziende che si trovano oltre le competenze di Charlie e che lui non capisce e non è in grado di valutare. Ammettendo di non conoscere approfonditamente un certo ambito, Charlie può scegliere se evitare un investimento in quel settore o se invece è meglio acquisire più informazioni su un’azienda e provare a comprenderla per poterla valutare, inserendo dunque quell’attività nel proprio ambito di competenza. Nel corso della sua vita Charlie ha ampliato il proprio ambito di competenza, includendo i settori assicurativo e bancario, i giornali, la televisione, le aziende produttrici di caramelle, le compagnie aeree, le aziende produttrici di utensili, le aziende che realizzano stivali, le aziende di biancheria intima, le società elettriche e le banche di investimento. La strada di Charlie verso tutta questa saggezza è iniziata riconoscendo ciò che non sapeva e dandosi da fare.
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