Seth Godin
Un'estate sempre più calda
Tre capitoli dal Carbon Almanac per riflettere sui fenomeni che caratterizzano l'estate più calda degli ultimi anni
Tempo di lettura: 3 minuti
Siccità bollenti
Siccità e onde di calore si amplificano a vicenda. Un’onda di calore può produrre un effetto a cascata che termina in terribili periodi siccitosi. E lo stesso può accadere nella direzione opposta.
Siccità e onde di calore combinate insieme possono generare:
La siccità si presenta quando per lunghi periodi di tempo si verificano deficit di precipitazioni. Gli effetti della siccità vengono accentuati dalle onde di calore, che sono periodi di caldo al di sopra della media locale, della durata di più giorni o settimane. Combinate, queste “siccità bollenti” provocano danni maggiori di quanto non facciano i due fenomeni estremi presi singolarmente. La siccità sottrae umidità al suolo, portando a una minore evaporazione. Questo moltiplica l’effetto dell’onda di calore, perché si riduce il raffreddamento superficiale. L’onda di calore aumenta il fabbisogno idrico, amplificando ulteriormente gli effetti dati dalla siccità. Con il cambiamento del clima, le “siccità bollenti” sono più frequenti. Un periodo di siccità è oggi 4°C più caldo rispetto a un periodo analogo di centosettantʼanni fa. “Siccità bollenti” si sono verificate ovunque nel mondo, anche nel Sud-ovest degli Stati Uniti e in alcune parti di Canada, Europa e Nord Africa.
Isole urbane di calore
Le città sono costruite con materiali come asfalto e cemento che intrappolano il calore durante il giorno e lo rilasciano di notte. La loro conformazione influisce anche sulla capacità o meno delle città di disperdere questo calore.
Quando le emissioni e la luce del Sole interagiscono con l’aria già calda delle città, si possono creare isole di calore urbano. L’aria diventa ancora più stagnante e intrappola più inquinamento. Quando il calore degrada l’inquinamento trasportato dall’aria, si crea ozono a livello del suolo. Questo ozono intrappola ancora più inquinamento, accelerando l’effetto serra e aumentando il caldo mentre la qualità dell’aria peggiora.
Tutto ciò spinge le persone a restare in casa, dove accendono i condizionatori, contribuendo a un circolo vizioso. I condizionatori, oltre a consumare molta energia, generando quindi più emissioni dalle centrali elettriche, emettono anche gli idrofluorocarburi, che hanno un impatto sull’ambiente 1000 volte più negativo del biossido di carbonio.
Ciò significa che l’inquinamento urbano intrappola il calore e peggiora l’inquinamento e il riscaldamento globale aumentando la domanda di raffreddamento, con la conseguenza di ulteriori emissioni di gas serra che a loro volta intrappolano il calore: tutto questo crea un ciclo continuo nel quale le città diventano sempre più calde e la qualità dell’aria sempre peggiore.
L’effetto combinato di calore e inquinamento nelle aree urbane è una delle ragioni per cui il valore di 1,5°C è così importante per comprendere il cambiamento climatico e l’urgenza di ridurre le emissioni. Più inquinamento creiamo, più il calore aumenta e più gli ecosistemi vengono danneggiati in maniera irreparabile.
Calore e salute
Nell’ultimo decennio il caldo estremo ha ucciso 166.000 persone in tutto il mondo. L’aumento della temperatura ambientale colpisce tutti, ma alcuni individui sono più vulnerabili, per esempio gli anziani, i neonati e i bambini, le donne in gravidanza, gli operai e in generale chi lavora all’aperto, gli atleti e i più poveri.
In generale, 125 milioni di persone sono state esposte a onde di calore negli ultimi quindici anni. Lunghi periodi di temperature diurne e notturne elevate affaticano il corpo. L’apporto termico può risultare dalla combinazione tra il calore proveniente dall’ambiente esterno e il calore interno causato dalle funzioni corporee. Questo rapido aumento termico mina la capacità del corpo
di controllare la temperatura e può creare svariati problemi di salute.
L’ospedalizzazione e la morte derivanti dal caldo estremo possono verificarsi il giorno dell’esposizione, ma anche con parecchi giorni di ritardo. Forti temperature possono peggiorare disturbi cronici, compresi quelli cardiovascolari, respiratori e nefrologici, come anche le condizioni collegate al diabete.
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