Non è più un sogno, è realtà.
Sono davanti all’Albero della meditazione: il luogo di pace dove il mio cuore trova ristoro. Gli incensi sempre accesi diffondono il loro inconfondibile profumo. È una fonte di energia di antica saggezza, di amore. Il Banyan Tree (Ficus Benghalensis), il baniano, un albero particolare: le sue radici che scendono dall’alto senza interruzione suscitano in me un senso di riverenza profonda. Ricordano l’eternità. La sua storia è affascinante.
Tanti anni fa, il mio Maestro Sathya Sai Baba, dalla sabbia del fiume Chitravathi, materializzò uno yantra, cioè un antico amuleto mistico di metallo sul quale erano incise parole misteriose, indecifrabili. Quello yantra, quel simbolo divino così potente, ha donato energia, forza, chiarezza mentale a tantissime persone. Baba lo fece quindi interrare nel luogo sacro dove oggi sorge l’Albero della meditazione. L’energia sprigionata dall’albero è innegabile.
Quando Baba materializzò lo yantra, con incise le formule sacre, rivelò che gli aspiranti spirituali, gli yogi, i rinuncianti, i maestri di spiritualità sarebbero stati attratti, da tutto il mondo, in questo luogo. Mentre sono al suo cospetto, ho la sensazione di tornare con la memoria in altre dimensioni di vita, molto antiche, nelle quali il Banyan Tree era il luogo in cui gli studenti, i fedeli, i ricercatori incontravano il loro maestro. E lui elargiva sacri insegnamenti di elevazione spirituale per donare conforto alle menti più agitate.
E ora sono davvero qui.
Richard Romagnoli
Un viaggio alla scoperta delle ragioni più importanti della vita
L'autore ci accompagna in un percorso esplorativo ad apprendere l’arte dell’accettazione. Senza abbattersi per una tragedia apparentemente priva di spiegazione, Richard non smette di credere che dietro a tutto ciò si nasconda un volere più alto e con pazienza e perseveranza ricostruisce la sua vita.