Michele Wucker
Quando il pericolo ti immobilizza
Come imparare a riconoscere ciò che è ovvio
Tempo di lettura: 3 minuti
Pensare a cosa fare di fronte alla carica di un rinoceronte corrisponde più o meno al modo in cui molti leader affrontano le minacce imminenti, che si tratti di un cambiamento geopolitico eclatante con implicazioni per il futuro del mondo per come lo conosciamo, di eventi di turbativa del mercato o di sfide a livello gestionale che incidono sul futuro di un'azienda, di un'organizzazione, di un Paese o di una regione, o di una decisione personale con conseguenze che interessano noi e le nostre famiglie. Quando la crisi incombe, i leader devono prendere decisioni in fretta. Ogni scelta dipende da cosa è successo prima; ogni errore aumenta la posta in gioco. Le buone decisioni prese a tempo debito (come tenersi alla larga da rinoceronti potenzialmente arrabbiati) sono in grado di fare la differenza. Una volta commesso un errore la posta in gioco si alza e le opzioni si restringono a un punto tale che non si tratta più di fare una scelta tra il bene il male, ma il male, il peggio e l'inimmaginabile.
Un Rinoceronte grigio è una minaccia altamente probabile e di forte impatto: qualcosa di cui dovremmo renderci conto, come un rinoceronte di due tonnellate che punta il suo corno verso di noi e si prepara a caricare.
Proprio come suo cugino, l'Elefante nella stanza, un Rinoceronte grigio è qualcosa che dovremmo essere in grado di vedere chiaramente per via della sua portata. Dopotutto qualcosa di così imponente deve pur ricevere l'attenzione meritata. Al contrario, è proprio l'ovvietà di questi pachidermi problematici a fare parte di ciò che ci rende cos' incapaci di reagire. Non siamo in grado di riconoscere ciò che è ovvio, e quindi prevenire crisi altamente probabile e ad alto impatto: quelle rispetto alle quali siamo in grado di fare qualcosa. Spesso e volentieri capi di Stato, CEO di aziende e organizzazione, come tutti noi, sono incapaci di gestire i Rinoceronti grigi più di quanto non lo siano ad agire in modo tempestivo quando si presenta una crisi apparentemente inaspettata. Ciò comporta delle implicazione gravi e pericolose per i leader, i quali sono particolarmente vulnerabili alle minacce di cui dovrebbero rendersi conto ma che tuttavia non riescono a riconoscere e affrontare per tempo.
Quando ci si trova di fronte a un rinoceronte pronto a caricare, non fare nulla non è affatto l'opzione migliore. Eppure fin troppo spesso è proprio quello che succede.
Di rado il pericolo ci coglie del tutto impreparati: al contrario si palesa dopo numerose occasioni mancate per prendere precauzione, interpretare e reagire ai segnali di avvertimento. Non è facile resistere all'istinto di restare immobili. A volte la tentazione di negare tutto è così forte che non facciamo assolutamente nulla o, peggio ancora, come è accaduto nel corso dei numerosi boom del mercato che hanno portato alla contrazione, facciamo più di ciò che si è dimostrato pericoloso in prima battuta. Basti pensare alle famiglie che non hanno lasciato la propria casa prima di un uragano. Ai fumatori che non hanno voluto smettere. Al presidente che non ha rinunciato ai cheeseburger finché non ha avuto un infarto. Ai giocatori d'azzardo che hanno continuato a scavare sempre più a fondo nella falsa speranza di recuperare.
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